Come d'autunno sugli alberi le foglie

Andando al lavoro in bicicletta ogni giorno, attraverso i Giardini Reali di Torino.
ogni giorno il pavimento della pista ciclabile è sempre più giallo e argento. le foglie dei tigli cascano e colorano tutto di madreperla.
è bello incominciare la giornata con queste note variopinte, mi riappacifica col mondo e con la città. alla sera invece ripercorro la stessa strada, ma è buia. davvero senza luce. e quindi immagino che da dietro ogni cespuglio sbuchi l'uomo nero - senza perifrasi - l'incubo peggiore, la paura atavica...
ma si può? a quasi trent'anni lasciarsi suggestionare dall'ignoto così tanto che a volte cambio strada e mi faccio tutto corso san maurizio che a quell'ora è un inferno di fanalini posteriori e smog?!
e però è così. quello che non conosciamo ci spaventa. il timore dello straniero, strano, diverso ci paralizza, oppure ci sfida a trasformarlo in conosciuto, noto, prossimo... qualcuno vuole accompagnarmi?!